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Sulla rivista tecnica Strade&Autostrade, il Prof. Losa dell’Università di Pisa illustra le prime realizzazioni in Toscana all’interno del progetto LIFE Nereide, di cui Ecopneus è partner

Capacità delle aziende di innovare per rispondere alle esigenze del mercato, nuovi prodotti e soluzioni per una rete viaria economicamente ed ambientalmente sostenibile e dalle eccezionali performance. Con anche il Decreto End-of-Waste l’augurio è che il 2018 porti sostanziali novità nel settore. Ce ne parla Daniele Fornai, Responsabile Innovazione di Ecopneus

Lanciato il nuovo strumento di comunicazione targato Ecopneus: dalle prestazioni ai vantaggi, dall’importanza della progettazione alle differenze tra wet e dry, hot e warm, fino all’impegno di Ecopneus e al progetto LIFE-Nereide. In 10 pagine, tutto quello che c’è da sapere sugli asfalti modificati in Italia.

“I bitumi modificati hanno una durata che arriva anche a 3 volte quella di un asfalto convenzionale e con un’opportuna progettazione è inoltre possibile ridurre il rumore del traffico veicolare fino a 7dB”, spiega Corbetta sulle pagine di Affari & Finanza, il dorso settimanale de La Repubblica. “Una soluzione tecnologica per le nostre strade e un concreto esempio di economia circolare 100% made in Italy”.

Uno strumento progettato e ideato per facilitare e supportare l’inserimento degli asfalti modificati nei capitolati d’appalto per interventi di manutenzione o nuove realizzazione. Il Dossier tecnico realizzato per Ecopneus dall’Università di Pisa-DICI “Strati di usura con polverino da PFU per pavimentazioni stradali della viabilità urbana” contiene una specifica appendice con le Specifiche Tecniche per i Capitolati Speciali d’Appalto.

“Gli asfalti modificati rappresentano sicuramente uno dei mercati più interessanti, per il loro potenziale sviluppo su larga scala e per i vantaggi che portano per automobilisti, cittadini e Pubblica Amministrazione”. Anche il Settimanale L’Economia de Il Corriere della Sera parla degli asfalti modificati.